TIGLIO – TOKYO: LE DISTANZE SI ANNULLANO
Mercoledì 7 febbraio al Centro Infanzia Il Tiglio si è svolto un interessante incontro con una delegazione dell’Università per Stranieri di Perugia proveniente da Tokyo, venuti appositamente per osservare e conoscere il sistema scolastico italiano e nell’occasione, la realtà educativa del Tiglio.
Ad attenderli nel salone del Centro Infanzia intorno alle 15.30 ci sono Bruno coordinatore pedagogico del plesso e Daniela una delle insegnanti della scuola d’infanzia insieme ad un dolcetto e bevanda di benvenuto.
Il prof. Takeshi TOJO, docente dei corsi lingua giapponese dell’Università per Stranieri di Perugia, si presenta all’incontro insieme a tre studentesse arrivate la sera prima da Tokyo, le quali stanno per conseguire il diploma nel corso biennale del Dipartimento dell’Educazione dell’Infanzia presso laTokyo Management College del Soshi Gakuen Educational Group.

Dopo le prime presentazioni, un piccolo assaggio delle cibarie di benvenuto e foto di gruppo davanti all’antico camino del salone con il racconto della sua storia e delle sculture rappresentate sulla mensola in pietra, ci sediamo e si inizia a parlare di pedagogia, del sistema educativo; in particolare Bruno inizia a raccontare facendo riferimento alla realtà del Centro Infanzia Il Tiglio, spiegandone la strutturazione degli spazi, dei tempi e dei riferimenti pedagogici da cui derivano.

Interviene anche Daniela dicendo che si pensa al bambino per farlo star bene oggi, non come all’adulto di domani, ma come essere che è già competente e protagonista.
Tra gli obiettivi della scuola c’è anche quello di promuovere l’autonomia dei bambini e delle bambine in tutte le prassi quotidiane e nella cura personale, invitando i bambini stessi a sperimentare in libertà il movimento.
Daniela spiega che ci sono 5 sezioni di scuola d’infanzia divise per “angoli” come insegna la scuola di Reggio Emilia, poiché l’ambiente diventa il terzo educatore. Dopo averne rappresentato modalità e significati delle suddivisioni, sottolinea che ciascuna sezione le rappresenta secondo la propria creatività pur mantenendo lo stesso tema e lo stesso fine pedagogico.
Dalla descrizione interna si passa alla descrizione dello spazio esterno, essendo ad orientamento outdoor, il Centro dispone di aree verdi ben strutturate che mirano ad offrire un vero e proprio spazio educativo all’aperto e non solo l’opportunità di un momento di svago come spesso viene inteso.
A questo punto si fanno anche delle domande sul sistema di formazione e di educazione del loro Paese: le studentesse stanno facendo una formazione come pedagogiste ma nei primi due anni c’è una formazione generale che condurrà poi ad una specializzazione.
Il loro sistema educativo prevede una netta separazione e distinzione tra le varie fasce d’età, pertanto un sistema 0/6 integrato rappresenta una grande novità.
L’incontro prosegue con una visita guidata di tutta la struttura. Entriamo nelle sezioni dove i bambini sono ancora presenti e si avvicinano incuriositi ai nuovi arrivati, per poi soffermarci ai vari laboratori: atelier con i diversi materiali ed il laboratorio della luce con le lavagne luminose dove gli ospiti si mostrano molto interessati all’uso che se ne può fare con la combinazione dei diversi i diversi materiali a disposizione.

La visita termina con l’esplorazione del parco esterno ristrutturato in modo che i bambini e le bambine possano giocare, esplorare, fare scoperte in un luogo che permetta loro di crescere scoprendo le loro competenze; si salutano gli ospiti grati per questa esperienza di scambio arricchente.
