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Cominciamo col dire che il movimento è molto importante per i bambini di tutte le età, perché permette loro di esplorare il proprio corpo e l’ambiente che li circonda. Frasi come «Non sta fermo un attimo!» o «Ha sempre voglia di correre e giocare» fanno capire bene quanto grande e costante sia il desiderio di movimento che spesso caratterizza i piccoli. A un certo punto questa energia può essere canalizzata in un contesto fatto di condivisione con i coetanei, rispetto delle regole e sana competizione: lo sport.

Educare i bambini a praticare un’attività sportiva fin da piccoli offre numerosi vantaggi.

Diversi studi hanno dimostrato che un’attività fisica costante e bilanciata favorisce una crescita adeguata e armonica.

Per prima cosa, il bambino che fa regolarmente attività fisica, sia essa ricreativa o sportiva, ridurrà le ore giornaliere di sedentarietà e l’utilizzo di schermi e device.

Grazie allo sport, inoltre, il bambino prende dimestichezza con un “alfabeto motorio” (correre, saltare, arrampicarsi, fare capriole…) che gli consentirà di conoscere e usare meglio il proprio corpo; altro aspetto fondamentale, soprattutto alla luce di ciò che hanno registrato gli studi scientifici negli ultimi anni, ovvero una riduzione delle competenze motorie di base nei bambini di ogni età.

Non va dimenticato poi l’aspetto “sociale”: lo sport e le attività motorie in generale offrono ai bambini diverse possibilità di esprimersi e di lavorare sull’autostima, di interazione e integrazione, e altre competenze e abilità utili per la vita futura.

Ma come si fa a scegliere lo sport giusto per il bambino?

Non è detto che sia necessario individuare uno sport specifico: basterà offrire al piccolo uno spazio per imparare a muovere in maniera coordinata e consapevole il proprio corpo. Se proprio si vuole scegliere uno sport valido per questa età, di certo possiamo indicare il nuoto, che oltre al vantaggio di far utilizzare tutti i principali gruppi muscolari, offre la possibilità di prendere dimestichezza con l’ambiente acquatico, riducendo così il rischio di fobie o incertezze future in tale contesto.