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AMBIENTAMENTO

IL TEMPO PER CONOSCERSI ED ENTRARE…

 

I primissimi giorni al nido sono carichi di tante emozioni e sensazioni sia per gli adulti che accompagnano i piccolissimi, per gli adulti che accolgono le nuove famiglie e ritrovano quelle dell’anno precedente, sia per i bambini e le bambine che si aprono a questo nuovo viaggio.

La metafora del viaggio ci accompagna nel cambiamento e i primi passi che la famiglia intraprende per allargarsi alla nuova conoscenza di un servizio che richiedono un certo sbilanciamento necessario affinché questo passaggio si realizzi.

Passi, emozioni, sensazioni, cambiamento e sbilanciamento sono le parole che ci orienteranno nel viaggio dell’ambientamento.

C’è chi viaggia ancora prima di partire,
E chi di viaggiare non ne vuole proprio sapere, 

C’è chi avanza a gran velocità

E chi pedala lentamente, seguendo il fiume…”

(A. Benotto, Viaggi).

Con questo libro abbiamo introdotto l’accoglienza delle famiglie al Nido Peter Pan di Castel del Piano, perché è il viaggio che ci sta guidando verso questa esplorazione reciproca. L’ambientamento è prendersi per mano e affrontare insieme i primi passi; si tratta di “un avvicinamento, di una transizione, di un lasciarsi e un ritrovarsi, nella comunicazione, nei gesti di connessione che ogni giorno si esprimono” (Mantovani, 2000).

Il primo giorno di nido è un momento magico…la mamma con cura comincia a svegliare il piccolo: è il primo giorno di nido che emozione! Insieme si preparano con trepidazione per questo giorno importante. L’arrivo al servizio, i passi che separano al cancello e la porta d’ingresso… sono tutte le immagini che accompagnano questo momento. È importante che ci sia la giusta cura sia del saluto come primo benvenuto ma anche e soprattutto dell’ambiente. Una piantina colorata posta dalle educatrici all’ingresso, vicino a questa la lavagna dove è scritto il benvenuto e la valigia rossa posta sempre lì vicino che vuole essere riempita di tutte le sensazioni e impressioni  di questo primo momento. Tutto l’universo emozionale sarà il contenuto della nostra valigia che ci porterà ad una prima conoscenza. Mentre si procede troviamo l’appendiabiti dove è scritto il nome di ogni bambino/a sopra ad indicare il proprio posto; mettere il riconoscimento è dare importanza a te che sei arrivato/a è dirti questo è riservato a te, è stato preparato con cura per te. L’ambiente è capace di dare il primo imprinting, di accogliere e sostenere in prima fase chi arriva. L’ambiente dovrà essere così protettivo, familiare, caldo, confidenziale. Anche le sezioni sono curate alfine di creare una buon contatto emotivo che permette di mettere le famiglie a loro agio e ai bambini di trovare elementi, materiali, arredi che catturano l’attenzione e richiamano il loro interesse. “L’avvicinamento prosegue con l’affidamento e dovrebbe raggiungere non tanto l’appartenenza, quanto e soprattutto il prendere parte” (P.Milani, 2010). Tutto parla: gli sguardi, le posture, le mimiche dei volti, i toni, l’inflessione e le parole stesse, diventano elementi importantissimi affinché possa esserci ulteriore contatto che mira verso l’affidarsi.